Ultima modifica: 27 gennaio 2016
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Perfidi Giudei

Grande coinvolgimento ha suscitato oggi il seminario del prof. Giuseppe Patisso, docente di Storia Moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Salento di Lecce, incentrato sulle radici storiche dell’antisemitismo.

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Il docente da subito ha spiegato le ragioni di un titolo così forte, tanto da apparire quasi provocatorio in una giornata dedicata alla memoria dell’olocausto: “Perfidi Giudei” è l’appellativo con cui, dall’ottavo secolo dopo Cristo fino al pontificato di Papa Giovanni XXIII, venivano designati gli Ebrei nella preghiera del Venerdì Santo (“Perfidi” non aveva in latino il senso dispregiativo che poi ha assunto nelle lingue volgari e letteralmente deriva da “per” e “fides”, ossia colui che resiste o rimane nella sua fede).

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Da qui è partito un excursus storico che ha ripercorso tutti i pregiudizi e luoghi comuni che nel corso dei secoli sono stati associati al popolo ebraico, a partire dal 70 d.C. (anno della distruzione del Tempio di Salomone a Gerusalemme), con i quali Chiesa, governanti e burocrati hanno tentato di giustificare tutte le forme di emarginazione e persecuzione di cui gli ebrei sono stati oggetto.

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Ricco e accattivante l’apparato iconografico a supporto dell’esposizione, con la presenza di documenti relativi alla fisiognomica e alla simbologia riconducibile ai Giudei, che il prof. Patisso è riuscito ad attualizzare mettendo in evidenza come i tratti tipici con cui sin dal medioevo l’ebreo veniva descritto nell’immaginario collettivo, siano presenti anche nei personaggi della trasposizione cinematografica della saga di Harry Potter.

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Aperto il dibattito, i quesiti posti, ricchi di spunti originali e coinvolgimento emotivo, hanno confermato l’interesse e l’appeal che la modalità e i temi affrontati dal professore hanno suscitato nei giovani studenti della “Milizia”.

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Al termine dell’incontro, il prof. Schiuma ha presentato la versione rimasterizzata del cortomentraggio, realizzato con la tecnica della stop-motion, ispirato alla poesia “Farfalla” di Pavel Friedman, ragazzo ebreo rinchiuso nel ghetto di Terezin e morto il 29 settembre 1944 ad Auschwitz.

prof.ssa Marzia Destradis