Medioevo che passione!
Se le due giornate organizzate in occasione della cinquantesima edizione del Torneo dei Rioni sono state un successo, grazie all’impegno della Pro Loco,dei Rioni e delle Associazioni Culturali operanti sul territorio, non si può non riconoscere il contributo significativo apportato dalle scuole, dai loro alunni, dai Dirigenti e dai docenti.
Anche il nostro Istituto, con le sue esibizioni,i suoi figuranti in costume d’epoca , la mostra degli elaborati grafici , realizzati con tecniche diverse, ha conferito alla Notte dell’Imperatore quel tocco di magia che tutti si porteranno nel cuore e conserveranno nella scatola dei ricordi.
Ci piace immaginare, infatti, che tra 50 anni, proprio i piccoli protagonisti di questa splendido evento, teso alla riscoperta e valorizzazione delle proprie origini culturali e storiche, ormai cresciuti, si trovino a raccontare ai propri nipoti di questa notte di maggio, davvero straordinaria, in cui il tempo sembra essersi fermato!
Sabato 14 maggio, Via Renato Lombardi si è trasformata in un palcoscenico naturale dove bambini e ragazzi, dai 3 ai 14 anni, si sono esibiti, con tanto di costumi medievali, in drammatizzazioni, danze ed esecuzioni corali e strumentali, frutto dell’intenso lavoro svolto, in questi ultimi due mesi, in collaborazione e sinergia con la Compagnia d’Arme dei Milites Friderici II .
Il progetto, inserito nel POF, è stato accolto sin dall’inizio con entusiamo dal Dirigente Scolastico , Prof. Augusto Spicchiarelli e dal corpo docente per il suo alto valore formativo.
In effetti, le attività proposte dalla referente del progetto, Veronica Galiano, hanno permesso di coniugare , da un lato le iniziative programmate per festeggiare la cinquantesima edizione del Torneo dei Rioni e , dall’altro, l’idea di un percorso didattico di Living History.
L’attivazione dei Laboratori didattici (grafico, musicale e teatrale), oltre a fornire gli strumenti per praticare le prime basilari operazioni storiografiche, ha contribuito a far maturare negli studenti il senso di identità e di appartenenza e indotto e a mettere in atto quella trasposizione “passato-presente” necessaria per rendere, come scriveva B. Croce, ogni storia una storia contemporanea.
prof.ssa Vincenza Sternativo